Sito web ideato e realizzato dagli studenti della Classe IG del Liceo Classico Carducci di Nola, a. s. 2011-'12, nell'ambito del progetto "Il parco archeologico che vorrei", che si è anche aggiudicato il primo posto e il premio speciale della giuria.
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Questo "portale" vuole essere un contenitore interagente ed aperto al contributo di quanti ritengono che il patrimonio storico-artistico-culturale del nostro territorio sia da scoprire, valorizzare e salvaguardare perché, oltre a rappresentare il nostro passato, è il futuro sul quale si può e si deve investire per il suo sviluppo. Al momento raccoglie quanto ci è stato possibile reperire nelle nostre disponibilità di tempo e competenze, rinviando a futuri approfondimenti gli argomenti trattati, scusandoci sin d'ora nell'aver attinto a fonti senza averne chiesto l'autorizzazione. Ma tutto è stato fatto a fin di bene, essendo convinti che il lavoro svolto dietro questo spazio virtuale "aperto" nel web, se raggiungerà gli scopi, potrà ricambiare, se non tutto, almeno in una piccola parte in termini di conoscenza per tutti.
Sfruttando le potenzialità del web, abbiamo pensato di creare uno strumento, intanto accessibile a tanti per semplicità di utilizzo, capace di proporre in modo nuovo e non dispersivo documenti ed argomenti che spesso, essendo racchiusi in nicchie specialistiche, non raggiungono quella finalità di divulgazione, articolata e compatta nello stesso tempo, necessaria per far comprendere meglio il nostro territorio, con il suo immenso e ricco patrimonio di storia e bellezze da far conoscere. Da soli, e semplicemente con un componimento o con un power-point, non avremmo mai potuto raccontarlo, invece, grazie a questa "porta" a doppio verso, il nostro territorio può "entrare ed uscirne" per essere messo a disposizione.
Siamo convinti anche che non mancherà il contributo esterno di tanti altri - studenti, studiosi, operatori culturali e turistici - interessati ad arricchire e rendere fattivamente operativo questo progetto, nato quasi per caso durante i nostri incontri e che, invece, si propone oggi con ambizione, oltre che con un pizzico di orgoglio, viste le finalità che si vogliono perseguire. Pensiamo, e a ragione, che sia uno strumento utile, flessibile e funzionale all'interazione tra discipline ed argomenti, soprattutto per scambio di informazioni e conoscenze che riguardano un terreno non ancora del tutto esplorato, come l'archeologia, l'arte e la storia dei luoghi toccati lungo il "Percorso dell'Acquedotto Augusteo", che prende il nome del grande imperatore romano Cesare Ottaviano Augusto. Un excursus di importanza straordinaria, in un momento di maggiore attenzione proprio per la ricorrenza del Bimillenario della sua morte. Se ci siamo sbagliati, o illusi, in questo progetto, dateci almeno il conforto di qualche parola, consiglio, anche soltanto un suggerimento per poterlo migliorare se, nonostante tutto, ci ostinassimo, come sin d'ora ci auguriamo, di tenerlo "vivo" nel web. Come pure, se ci sono "errori", "orrori" ed "omissioni", non esitate a contattarci sul nostro blog che trovate in alto nel sito o sulla nostra e-mail [email protected].
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Premiazione del concorso “Il Parco archeologico che vorrei”.
Il giorno 19 ottobre 2012, la Commissione giudicatrice del concorso “Il Parco archeologico che vorrei” ha premiato la classe II G del nostro Istituto, vincitrice del certamen. Durante il precedente a.s., infatti, gli alunni, coordinati dalla prof.ssa Viviana Campone, hanno partecipato alla manifestazione, allestendo un sito web dedicato ad Augusto e alle testimonianze archeologiche di età augustea presenti nell’ager nolanus. La II G è risultata vincitrice sia della sezione riservata agli istituti superiori sia del premio speciale assegnato dalla giuria ai lavori particolarmente meritevoli. Alla premiazione, che si è svolta presso il Municipio di Marigliano, hanno partecipato il dott. Giuseppe Vecchio, direttore dell’Ufficio scavi di Nola della Soprintendenza archeologica per le province di Napoli e Caserta, e il prof. Francesco Sepe, Dirigente scolastico del Liceo “Carducci”. Entrambi hanno sottolineato l’impegno dei discenti e l’importanza di una manifestazione che, alla sua I edizione, ha catalizzato l’attenzione di numerose scuole locali. Ai vincitori vanno le congratulazioni dell’intera comunità educante e l’augurio che, in occasione della II edizione, il Liceo possa ripetere il successo ottenuto. Liceo Classico G. Carducci - Nola, Via Seminario
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Res gestae divi Augusti [1]O Index rerum gestarum, cioè "gli atti del divino Augusto", sono un resoconto redatto dallo stesso imperatore romano Augusto prima della sua morte e riguardante le opere che compì durante la sua lunga carriera politica. Il testo ci è giunto inciso in latino e in traduzione greca sulle pareti del tempio di Roma e Augusto (Monumentum Ancyranum) ad Ancyra, oggi Ankara in Turchia.
Secondo le volontà dello stesso Augusto, espresse nel rotolo contenente le sue imprese e da lui affidato alle Vestali assieme al testamento, alle disposizioni per il suo funerale e ad un bilancio dello stato redatto un anno prima di morire, il testo delle Res Gestae doveva essere inciso su tavole di bronzo da porre davanti alla sua tomba, il Mausoleo. Il luogo scelto da Augusto aveva una valenza fortemente ideologica. Al di là della struttura di ascendenza ellenistica della struttura del Mausoleo, campeggiante la statua di Augusto e prossima all'Ara pacis, va ricordato che prima del principe erano stati sepolti tutti coloro che in qualche modo furono connessi alla nuova dinastia, Marco Claudio Marcello, Agrippa, Druso maggiore, la sorella Ottavia, Lucio e Gaio Giulio Cesare, i carissimi nipoti designati alla successione. Il luogo ideale nel quale esporre le Res Gestae, grazie al quale il lettore sarebbe stato indotto, non solo dalle parole, ma anche dal contesto architettonico, a non distinguere la storia dalle imprese private e la memoria pubblica da quella privata. |
Scritte dallo stesso imperatore Augusto, queste Res gestae Divi Augusti vennero scoperte nel 1861 su di una iscrizione bilingue, latina e greca, conservata nel tempio di Roma e Augusto di Ancira (capitale della Galazia). In esse si raccontano, in trentacinque capitoli, vita e imprese di Augusto, dall'atrocità delle guerre civili e dal colpo di stato con cui si conclusero, alla creazione di un impero duraturo e possente.
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Morte di Augusto Fonti: Tacito Annales I 5 - Cassio Dione LVI 31 - Svetonio 9, 8
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FIUMICINO, TORNA ALLA LUCE IL VOLTO DI GIULIA FIGLIA DELL'IMPERATORE AUGUSTO
E' stata rinvenuta pochi giorni fa a Fiumicino, in località Aranova, in una monumentale villa romana riaffiorata a dicembre durante i lavori di scavo preventivi per un progetto edilizio. La testa antica, a grandezza naturale, era nascosta in una zolla di terra. Potrebbe essere Giulia maggiore, figlia di Augusto, l'unica naturale avuta dalla prima moglie Scribonia. Ne è quasi sicura la Soprintendente per l'Etruria meridionale, Alfonsina Russo Tagliente, che ora sta studiando nei laboratori di restauro del Museo Etrusco di Villa Giulia il reperto scoperto. A confermare l'origine imperiale del reperto, databile all'età augustea, è la particolare e raffinata acconciatura. |